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Donato Politica

Ascoli Satriano sprofonda in uno stato di caos amministrativo

13 maggio 2022

 

 

Ascoli Satriano (Fg) – Dal mese di marzo il comune di Ascoli Satriano non ha più un consiglio comunale. Col voto di sfiducia di tutti e 4 i consiglieri di minoranza e di 3 di maggioranza (tra cui quello del vicesindaco, Giusy Sciarappa) la giunta, guidata da Vincenzo Sarcone, é decaduta e fino alle prossime elezioni il comune sarà guidato da Angela Barbato, primo commissario prefettizio della storia contemporanea di Ascoli Satriano.

Si tratta, a nostro avviso di una pagina negativa e dolorosa della storia politica dei Colli Dauni. L’assenza di un’amministrazione in un momento politico così delicato, anche a livello nazionale, genererà situazioni difficili. Pochi mesi fa la nostra testata, che segue le vicende amministrative del comune Dauno dal 2016, aveva parlato di una vittoria elettorale netta del “partito degli amministratori”. In poche settimane quel quadro di stabilità é stato stravolto e ci troviamo di fronte ad accuse reciproche, ad un “tutti contro tutti” che non giova al quadro politico e allo sviluppo rurale, sociale e turistico del territorio.

Molto probabilmente si voterà in autunno. La contemporaneità con i referendum del 12 giugno era impossibile a causa dei tempi del mandato del commissario (fra 3 mesi e un anno), quindi assisteremo ad un’estate di campagna elettorale, in attesa di una data definitiva per le elezioni. Questi mesi, tuttavia, dovrebbero costituire un’opportunità per la creazione di contenuti politici di qualità, per la risoluzione dei problemi concreti e per un ricambio generazionale. La magistratura farà ovviamente il suo lavoro, ma i “problemi” che affliggono il comune (che resta la prima azienda nel territorio di Ascoli Satriano) devono essere risolti anche con la cittadinanza attiva e con una classe politica all’altezza.

Nei prossimi mesi vedremo come si evolverà la situazione politica ad Ascoli Satriano. Ad oggi, potrebbero essere addirittura quattro le lista che si presenteranno alle elezioni amministrative. La parentesi del commissariamento, dunque, potrebbe chiudersi presto, ma deve suonare come un grave campanello d’allarme per tutta la cittadinanza: senza una politica fatta di contenuti e valorizzazione del territorio (economicamente accorta e sostenibile), il rischio di trovarsi all’interno di un vortice di continui problemi e caos amministrativi é più che concreto. Donato D’Auria