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Donato Politica

Momento di decisioni per il futuro di Volt Italia

21 marzo 2019

Torino – Venerdì 22 marzo, presso l’Auditorium del Massimo di Roma, si svolgerà l’Asemblea Europea di Volt, il partito progressista e paneuropeo che punta a far vita al primo partito con un proprio gruppo transnazionale al Parlamento Europeo, eleggendo almeno 25 eurodeputati da 7 Paesi diversi. Nel corso dell’evento romano, decisivo per l’organizzazione della parte finale della campagna elettorale  e per lo stesso futuro di Volt, si incontreranno delegati provenienti da tutti le Nazioni dell’Ue, chiamati a confrontarsi con tavoli tematici e con incontri con esponenti del mondo politico (tra cui anche Emma Bonino e Paolo Gentiloni), accademico ed economico.

Domenica 24 marzo, inoltre, i partecipanti chiuderanno l’Asemblea con una marcia per le vie di Roma, che punta ad “invadere” Roma con una marea viola, il colore distintivo di Volt. Nella giornata di sabato, invece, tanto spazio dedicato al confronto tra i delegati e ad un aggiornamento sulla preparazione alle Elezioni Europee, che vedranno Volt impegnato come partito politico in molti degli Stati dell’Ue, e anche in alcune elezioni nazionali, come quelli Federali in Belgio.

L’Assemblea di Roma sarà anche un momento decisivo per Volt Italia, chiamato a confrontarsi con un futuro elettorale incerto. Sembra molto difficile, infatti, che il partito riesca a raccogliere le 150.000 firme necessarie per partecipare alle Elezioni Europee nel nostro Paese, nonostante l’impegno dei volontari che hanno iniziato a raccogliere le firme nelle piazze delle principali città italiane. Nelle scorse settimane, diversi esponenti politici non distanti  da Volt hanno firmato per consentire a Volt Italia di partecipare alle prossime elezioni.

Negli scorsi giorni, diversi coordinatori nazionali di Volt non hanno escluso la possibilità di un’alleanza con un altro partito politico favorevole ad un rafforzamento dell’Ue, come +Europa, i Verdi o la lista fondata dal Sindaco di Parma Pizzarotti, Italia in Comune. Si tratterebbe di un’operazione di ripiego rispetto al progetto politico di Volt, che consentirebbe, tuttavia, a diversi candidati di Volt di partecipare comunque alle Elezioni. Diversi iscritti e coordinatori, preferirebbero puntare su una crescita graduale e sul non impegnarsi in alleanze che potrebbero rallentare la crescita di Volt come movimento autonomo.

La questione di un’eventuale alleanza sarà sicuramente affrontata nel corso dell’aseemblea di Roma, ascoltando anche il parere dei delegati non italiani. Certamente, Volt Italia é l’unico partito che sta pensando ad un’alleanza di questo genere, ma é altrettanto vero che il nostro Paese é l’unico in Europa con un sistema così restrittivo di raccolta firme. Ogni valutazione, dunque, dovrà essere ponderata in maniera attenta dai delegati, considerando le tipicità della situazione italiana, ma anche la direzione politica che Volt intende intraprendere.

Dopo meno di un anno dalla sua fondazione, dunque, Volt Italia si trova di fronte al primo grande bivio politico. La partecipazione alle Europee, infatti, garantirebbe a Volt di ottenere visibilità a livello nazionale, anche se il rischio che si rischia di correre in queste situazioni, segnate anche dal poco tempo a disposizione, é quello di essere una semplice “stampella” di un altro partito, vedendo in parte svilita la competenza dei propri candidati. La non partecipazione alle Europee, invece, potrebbe consentire a Volt Italia di avere ulteriore tempo a disposizione per far crescere l’efficacia della struttura di Volt, anche se non partecipare ad un’elezione europea che, da più parti, é sentita come decisiva per il futuro dell’Ue, potrebbe rallentare il processo di crescita di Volt a livello nazionale. Donato D’Auria