Castel di Sangro (Aq) – Dopo sette giornate di cammino, i partecipanti alla nona edizione del Cammino sul Tratturo dei Re hanno raggiunto la loro meta d’arrivo, il comune abruzzese di Castel di Sangro, punto di arrivo di questa via di comunicazione nodale per la civiltà contadina che potrebbe rinascere grazie ad eventi ed esperienze come questa. Partiti da Lucera il 3 giugno, i partecipanti hanno avuto la possibilità di immergersi in zone semisconosciute del nostro Paese, assaporando ogni metro del percorso e vivendo la dimensione del viaggio ad una velocità più lenta, vivendo come dei viaggiatori del passato.
Nelle ultime tre tappe del percorso tracciato dagli organizzatori del viaggio, l’Associazione il Tratturo, guidata dal Presidente Elio Cardillo, i paesaggi ammirati sono stati quelli dei pascoli e delle montagne a cavallo fra il Molise e l’Abruzzo, sotto la guida attenta di Alessandro Colombo, conoscitore del territorio e della sua cultura. Tra i comuni incontrati, anche il “paese delle pietre”, Oratino, arrampicato su una collina a strapiombo sulla Valle del Biferno, con architetture di diversi stili ma segnate dal comune tratto delle maestranze locali. Nelle altre tappe, c’é stato tempo per una deviazione a San Giovanni in Galdo, che ha consentito ai partecipanti di svolgere un tratto di un “tratturello”, ovvero una strada di comunicazione locale che consentiva, nel passato, di immettersi nel tratturo anche a coloro che non abitavano in quei comuni posti lungo la strada principale.
Oltre ai quindici partecipanti fissi, che hanno percorso tutte le tappe, non é mancato il supporto di parte delle popolazioni e del mondo della cultura locale, che hanno compreso le potenzialità del tratturo com’è possibile veicolo per lo sviluppo delle aree interne. Il tratturo, inoltre, puó anche divenire uno dei modi attraverso cui i comuni più piccoli possono accedere ai fondi del contratto istituzionale di sviluppo, che consente ai comuni di accedere a fondi europei tramite un rapporto diretto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il turismo rurale e la mobilità lenta possono crescere anche grazie ai rapporti fra il turismo del tratturo e eventi sportivi e culturali come il trial che coinvolge i comuni di Pescolanciano, Chiauci e Duronia (coinvolti nella tappa che conduceva a Civitanova del Sannio, dove il tratturo si incrociava con quello che conduceva da Celano a Foggia).
Esperienze, Gusti, colori e sapori diversi sono stati i fili conduttori di questo percorso alla scoperta di comuni poco conosciuti dal turismo di massa, ma ricchi di spunti e di storia, che possono diventare punti di riferimento per i turisti desiderosi di vivere un’esperienza di viaggio ad una velocità diversa da quella consueta. I comuni coinvolti nel percorso del “Tratturo dei Re” hanno capito l’importanza di questa opportunità e hanno deciso di accogliere i camminatori festeggiandoli e sostenendoli. Donato D’Auria