San Giorgio Canavese (To) – Mancano meno di due settimane all’inizio del quarto “Mercato della Terra e della Biodiversita”, che si svolgerà a San Giorgio Canavese dal 12 al 13 maggio, un evento sempre più importante per i produttori di qualità piemontesi e non solo. L’evento di San Giorgio, infatti, non è soltanto una semplice fiera, ma anche un’occasione di incontro per gli appassionati di prodotti alimentari di qualità e piccoli produttori di zone diverse d’Italia. Ogni anno, inoltre, viene scelto un tema da approfondire legato al mondo del cibo: quest’anno a San Giorgio Canavese saranno presenti tutte le realtà della comunità Slow Beans, le rete nazionale di coltivatori di varietà rare di legumi promossa da Slow Food.
Anche quest’anno saranno imponenti i numeri di una manifestazione che, pur essendo certificata come evento Regionale, avrebbe tutti le qualità per provare ad ottenere un riconoscimento nazionale. Nell’arco della due giorni di eventi, saranno presenti 75 produttori, espressione di tredici diverse regioni italiane. A San Giorgio Canavese, inoltre, saranno venti i Presidi Slow Food rappresentati, otto dei quali inseriti nel circuito Slow Beans, tra cui il “padrone di casa” della manifestazione, la Piattella Canavesana di Cortereggio, un fagiolo bianco rampicante. Nella giornata di domenica, inoltre, saranno oltre 250 i capi di bestiame presenti, come nella miglior tradizione delle fiere agricole piemontesi.
Anche per la realizzazione questa quarta edizione é stato decisivo l’impegno del Comune di San Giorgio Canavese, la cui amministrazione é guidata dal sindaco Andrea Zanusso, e della Pro Loco guidata dal Presidente Teresa Gallicchio, nata a San Giorgio Canavese ma con origini pugliesi, per la precisione di Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, e dal responsabile del Mercato Ivano Conto. Si tratta di un gruppo ristretto, che guida una nutrita pattuglia di volontari, che hanno rigenerato un’antica fiera paesana, unendo tradizioni tipiche piemontesi con l’impegno per la tutela dei piccoli produttori e della biodiversità, un elemento che un tempo univa quasi tutte le zone rurali del Paese e che negli ultimi decenni si è perso.
Tra i comuni più presenti a San Giorgio Canavese ci sarà proprio Ascoli Satriano, che si presenterà con cinque produttori, fautori delle “buone pratiche agricole” nei processi produttivi, come l’eliminazione di pesticidi e il rispetto dei tempi naturali durante la produzione. Saranno presenti, dunque, alcuni dei più importanti produttori ascolani, come la Masseria Posta d’Alessandro dei Fratelli Lobozzo con i suoi formaggi, pomodori e salse, la macelleria Porrari, il Birrificio i Grifoni, la Cooperativa Agricola “l’Oro dei Grifoni” (nuova realtà produttiva, che ha appena molinato 113 quintali di grano coltivato nell’agro ascolano) con la sua pasta e il “Piccolo Orto Antico” di Francesco Farina con le sue varietà antiche di fagioli (importanti per il recupero delle tradizioni dei Monti Dauni) e la sua piccola produzione di olio d’oliva.
La nostra testata, dunque, sarà presente al Mercato della Terra e della Biodiversità di San Giorgio Canavese, con l’obiettivo di conoscere nuovi produttori e di raccontare le piccole storie di produttori di qualità che, pur essendo molto presenti in ogni parte d’Italia, spesso non riescono a farsi conoscere al grande pubblico. Luigi M. D’Auria