Gioia per l’accorpamento Arma-Forestale (Cutfaa)
Torino – Alla fine l’abolizione del Corpo Forestale dello Stato é diventata realtà. Dopo l’approvazione del decreto 177/2016, la cui approvazione definitiva é datata 28 luglio 2016, infatti, l fusione tra Io Corpo e l’Arma dei Carabinieri era diventato realtà. Come spesso accade, tuttavia, non erano mancati i rinvi, dovuti alla mancanza di diversi decreti attuativi, che avevano addirittura fatto pensare al congelamento della riforma. Nonostante l’istituzione del Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri (Cutfaa) , avvenuta ufficialmente il 25 ottobre dello scorso anno, infatti, ogni decisione era stata rinviata all’inizio dell’anno in corso, provocando diversi problemi e disservizi per i cittadini. A causa dell’assenza del servizio Cites, per esempio, é rimasto bloccato l’export di pelli pregiate, provocando danni per tre milioni di euro al giorno.
A partire dall’inizio dell’anno, tuttavi, la fusione é diventata realtà, e ben 7100 unità del Corpo Forestale dello Stato su 7400 sono entrata a far parte del Cutfaa, che ha anche assorbito le competenze e l’organico del Nucleo per la Tutela dell’Ambiente dei Carabinieri e dei 29 Noe presenti su tutto il territorio nazionale. Nonostante qualche problema burocratico di troppo (relativo a timbri, ai mezzi e alle stazioni), L’accorpamento sta prendendo quota e i Carabinieri del Cutfaa stanno finalmente lavorando sul territorio, dando anche manforte alle popolazioni del Centro Italia, che sicuramente hanno patito la mancanza dei Forestali (in occasione della Tragedia del Rigopiano diversi elicotteri non si sono alzati dal Comando Forestale di Cittaducale perché non erano stati revisionati).
I cittadini, pertanto, possono stare tranquilli: sta per finire la fase di sbandamento che li ha costretti a fermare diverse attività produttive a causa dell’assenza di fatto di una forza di polizia dedicata solamente all’ambiente, alla tutela del territorio e all’agroalimentare. A questo punto, tuttavia, é necessario chiedersi se perdere un anno (tra l’altro pieno di emergenze) per questo difficile accorpamento sia stato davvero giusto. Non sarebbe stato meglio, forse potenziare il Corpo Forestale dello Stato, fondendolo con il Noe e abolendo i vari Corpi ambientali provinciali e regionali, molto spesso densi di personale, ma poveri di competenze e conoscenze in ambito ambinetale.
A questo punto, tuttavia, é inutile piangersi addosso. Per recuperare il tempo perduto, tutti gli effettivi devono lavorare insieme, superando le diffidenze reciproche. Il Cutfaa deve diventare il prima possibile un punto di riferimento per i cittadini, salvaguardando dei settori vitali per la nostra economia, come l’agroalimenatre e il turismo legato alle bellezze naturalistiche del nostro territorio. Il generale Riccardi, primo comandante del nuovo Cutfaa, afferma che i Carabinieri devono trasmettere agli ex Forestali “la gioia di questo accorpamento”. Speriamo che i primi ad essere contenti siano i cittadini. Donato D’Auria